scopri il molise

Scopri il territorio, le oasi e le riserve naturali


A pochi Km di distanza dalla nostra Dimora troverai posti inaspettati, come l'Oasi WWF di Guardiaregia – Campochiaro, un’area naturale protetta istituita nel 1996 sul territorio molisano del Matese con la sua flora e la sua fauna o come l'affascinante Riserva Naturale di Monte di Mezzo, una area di biodiversità in provincia di Isernia riconosciuta a livello mondiale per il suo elevato valore naturalistico, che ospita numerose specie di mammiferi quali cinghiali, lepri, tassi, caprioli, martore, donnole, faine, volpi e scoiattoli.

Vieni a scoprire l'Oasi Lipu di Casacalenda, un territorio di circa 100 ettari, ricoperto da baschi di querce, che anticamente ospitò l’accampamento di Gerione di Annibale. Oppure recati al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise , conosciuto come il più antico parco d’Italia e noto a livello internazionale come un modello per la salvaguardia di alcune specie faunistiche, nonché della natura e dell’ambiente.

perditi nella natura.

Vieni a gustare il sapore della tradizione


Ogni cosa in Molise richiama la sua storia e le sue tradizioni. Per un popolo di contadini e pastori, quale quello molisano, anche le abitudini alimentari hanno conservato la sua autenticità pastorale.

Data la sua essenza prevalentemente agricola e rurale, le tendenza gastronomiche si sono sviluppate prevalentemente nei luoghi del lavoro, grazie alla coltivazione della terra e all’allevamento dei bestiami. Ne è derivata una cucina autentica, varia e diversificata, semplice nei condimenti, sobria nelle preparazioni e ottima nella qualità grazie alla genuinità dei prodotti agroalimentari e delle carni che il territorio e le stagioni sono state in grado di regalare alla popolazione.

le origini non tradiscono.

Rivivi la storia dei Sanniti


Per il visitatore in cerca di antichità, suggeriamo di visitare il Teatro Sannita di Pietrabbondante, pietra miliare delle aree archeologiche molisane e sicuramente tra le migliori e meglio conservate testimonianze della storia sannita. Pietrabbondante infatti possiede rovine risalenti al 5° secolo a.C. (tra cui una necropoli, un santuario e numerosi templi) nonché ad un’altitudine di circa 1.000 metri, il paesaggio sulle colline molisane è davvero mozzafiato.

Passeggiando tra le rovine di Altilia Saepinum (la piccola Pompei), si può ammirare un esempio incredibilmente ben conservato di una città della provincia romana, con le sue meravigliose porte (tra le quali la Porta Bovianum), i resti delle antiche torri, le botteghe artigiane, le fontane, i bagni termali, nonché la straordinaria basilica, le cui colonne in stile dorico aprono sul foro, antico luogo per le funzioni politico-amministrative.

Scopri l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno, una storica abbazia benedettina dall’incredibile fascino architettonico, la cui storia ci viene fornita da un antico codice miniato, il Chronicon Vulturnense, redatto nel 1130, codice che a sua volta utilizzò fonti interne del monastero datate VIII-XI secolo. (

posti magici.

Borghi, castelli e cittá fantasma


Scopri i meravigliosi paesi molisani e i suoi Borghi d’Italia premiati per il loro “spiccato interesse storico e artistico”. Visita Sepino, bellissimo centro storico con i suoi edifici del settecentesco quale il palazzo Giacchi e il rinascimentale palazzo Attilio, con eleganti finestre e portali in pietra rosa. Frosolone, il cui nucleo fortificato fu eretto in epoca preromana poco distante dall’attuale abitato, con le sue sette torri del periodo normanno e angioino, il suo palazzo baronale e la chiesa di San Michele Arcangelo. Oratino, “un paese dall’illustre passato, dove numerosi artisti e uomini d’ingegno mossero i primi passi verso un futuro glorioso. Un luogo che parla di storia antica, un posto dove in ogni sasso, in ogni casa, in ogni portale si ritrova la grandezza dell’arte, del buongusto e della cultura”; Fornelli, la cui cinta muraria medievale è tra le meglio conservate del Molise e la cui struttura urbanistica ancora ricalca quella originaria.

Visita i comuni premiati come Bandiere Arancioni, borghi dell’entroterra premiati per la loro qualità turistico-ambientale: Agnone, città medievale stemmata di blasoni, ottocentesca cesellatrice di ori, per due volte “Città Regia”, nota per le sue campane nonché per la tradizione della ‘Ndocciata‘, manifestazione che ha ricevuto dal Ministro del Turismo il premio “Patrimonio d’Italia per la Tradizione”. Scapoli, uno tra i più belli del Molise per paesaggio e tradizioni conosciuta a livello internazionale per le sue zampogne, strumenti musicali la cui tradizione, tramandata di padre in figlio, è ancora oggi tenuta in vita da abili artigiani e costruttori. Ferrazzano, cittadina fortificata dai sanniti con una poderosa muraglia ancora visibile a tratti, vedetta naturale di uno dei punti cardine sulle antiche vie di comunicazione con il Castello Carafa, fatto costruire su strutture più antiche dalla nobile famiglia verso la fine del XV secolo. Sali in cima a colline, in mezzo a monasteri e abbazie, per guardare il paesaggio d’alto. Organizza un viaggio nei paesi incastonati nella roccia circondati da rupi scoscese immersi tra colline ricche di boschi, pascoli e laghetti.

Esplora gli antichi e fatiscenti castelli medioevali per un viaggio all’insegna delle antichità del passato. Perditi nell’avventura alla ricerca delle città fantasma dove rimangono solo i cavalli selvatici ad accogliere gli esploratori.

come in una fiaba.

Musei unici nel loro genere


Per gli amanti della musica folklorica e degli strumenti musicali tradizionali da non perdere il Museo della Zampogna di Scapoli che raccoglie zampogne di epoche e di nazionalità differenti: italiane (molisane in particolare) e zampogne straniere (in particolare scozzesi e spagnole).

Una vetrina per scoprire le tradizioni della terra molisana è sicuramente il Museo del Grano di Jelsi, museo tematico unico nel suo genere. Al suo interno sono collocati carri e sculture dedicate al grano nelle quali è possibile leggere le storie degli uomini di questo territorio. Il Museo paleolitico di Isernia La Pineta è una delle più complete testimonianze della storia del popolamento umano dell’Europa. Gli scavi archeologici iniziati nel 1978, hanno permesso di scoprire l’esistenza di reperti risalenti a circa 600.000 anni fa appartenenti ad una comunità umana considerata dagli studiosi come una delle più antiche d’Europa, (vale a dire il cosiddetto Homo Aeserniensis).

Per i viaggiatori in cerca di unicità, vi segnaliamo due strutture interessanti per il loro valore storico: il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali nei cui 900 mq di esposizione, il visitatore potrà ripercorrere in prima persona l’esperienza delle vicende storiche delle due Guerre e il Museo della Memoria Contadina, un museo a cielo aperto nel quale l’intero borgo medioevale di Casalciprano si fa cornice di opere scultoree e pittoriche che ripercorrono la quotidianità del mondo contadino.

Infine, ma non per importanza, da non perdere è il Museo dei Misteri, una struttura che raccoglie ed espone i costumi e le “macchine teatrali” che caratterizzano la manifestazione folkloristica più rappresentativa della città di Campobasso e tra le più conosciute della regione Molise, il festival dei Misteri, che si svolge la domenica del Corpus Domini.

la storia vista da vicino.